La violenza domestica

L’IPV, Intimate Partner Violence, o violenza domestica, comprende un pattern di comportamenti aggressivi e coercitivi, che possono includere danni fisici, abuso psicologico, violenza sessuale, isolamento sociale, stalking, intimidazione e minacce, perpetrati da un offender che è o è stato in relazione intima con la vittima e la cui finalità è il controllo del partner sull’altro (Kimberg, 2008). La presenza di comportamenti fisicamente e/o psicologicamente violenti messi in atto da entrambi i partner nelle coppie è un fenomeno diffuso e trasversale, indipendente da fattori quali il contesto sociale, le etnie o le culture di appartenenza (Krahè e Bieneck, 2005). Ogni forma di violenza domestica persegue lo scopo di ottenere e/o mantenere il controllo della vittima attraverso azioni quali: il dominio, l’umiliazione, l’isolamento, il maltrattamento, l’intimidazione, il diniego e il biasimo.

Domestic violence is defined as: “Any incident of threatening behaviour, violence or abuse (psychological, physical, sexual, financial or emotional) between adults, aged 18 and over, who are or have been intimate partners or family members, regardless of gender and sexuality”.

All forms of domestic abuse have one purpose: to gain and maintain control over the victim. Tactics are: dominance, humiliation, isolation, threats, intimidation, denial and blame.

Le differenti forme di IPV possono essere categorizzate come segue:

La violenza fisica consiste in tutte quelle forme di abuso riguardanti il contatto fisico con la vittima, intenzionato a causare la sensazione di intimidazione, il dolore, le lesioni o altra sofferenza fisica o altro danno fisico. Le azioni di violenza fisica si sostanziano in: pugni, tentativi di soffocamento, spinte, bruciature e altri tipi di contatto fisico che provoca lesioni personali alla vittima. L’abuso fisico può includere anche comportamenti quali la negazione di cure mediche in caso di necessità, la privazione del sonno o di altre funzioni necessarie per vivere, oppure la costrizione all’uso di droga e all’abuso di alcol contro la volontà della stessa.

 

Physical abuse is abuse involving contact intended to cause feelings of intimidation, pain, injury, or other physical suffering or bodily harm.

La violenza psicologica include ogni mancanza di rispetto che offende e mortifica la dignità di una persona, che ne mina la fiducia personale, che ne limita le potenzialità, che isola ed esclude.

La violenza psicologica di uomini o donne, ugualmente, è uno dei più forti predittori per il maltrattamento fisico

Emotional abuse (also called psychological abuse or mental abuse) is defined as any behaviour that threatens, intimidates, undermines the victim’s self-worth or self-esteem, or controls the victim’s freedom. This can include telling the victim that they will be killed if they ever leave the relationship, public humiliation, constant criticism, name-calling, controlling what the victim can and cannot do, doing something to make the victim feel diminished or embarrassed, isolating victim from friends and family. Also degradation in any form can be considered psychological abuse.

Ti critica costantemente, ti umilia, ti rende ridicolo/a davanti agli altri, ti insulta…
Ti segue, controlla i tuoi spostamenti…
Ti impedisce di vedere i tuoi amici o i tuoi familiari…
Minaccia di fare del male a te o alla tua famiglia…A volte minaccia di fare del male a se stesso/a, o di uccidersi, se le cose non vanno come vuole lui/lei.

La violenza economica mira a creare o mantenere una dipendenza economica, non dare alcun mantenimento o darlo in misura inadeguata, costringere all’assunzione di impegni finanziari, vietare o impedire il lavoro o la formazione, sfruttare il lavoro, abusare della disponibilità di mezzi finanziari.

Economic violence

Economic violence is a form of abuse where an intimate partner has control over the other partner’s access to economic resources. It also involve limiting the amount of resources to use by the victim or exploiting economic resources of the victim. These behaviours have the purpose to force the victim’s capacity to support his/herself thus forcing him/her to depend on the perpetrator financially.

Per violenza assistita intrafamiliare si intende l’agire con:

atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica compiuti su figure di riferimento o su altre figure – adulte o minori – affettivamente significative di cui il/la bambino/a può fare esperienza direttamente (quando la violenza avviene nel suo campo percettivo), indirettamente (quando il/la bambino/a è a conoscenza della violenza) e/o percependone gli effetti.

“Non lo so cosa vedevo, ma ricordo la paura”

Children who fitness domestic violence and who are exposed to domestic abuse during their upbringing, will suffer in their developmental and psychological welfare.

Some emotional and behavioural problems that can result due to domestic violence include increased aggressiveness, anxiety, and changes in how a child socializes with friends, family and authorities. Depression as well as self-esteem issues, can follow due to traumatic experiences. Problems with attitude and cognitioin in schools can start developing along with a lack of skills such as problem-solving. Also children are more likely to exhibit symptoms of Post Traumatic Stress Disorders.

Correlation has been found between the experience of abuse and neglect in childhood and perpetrating domestic violence and sexual abuse in adulthood.

Stalking

Definito anche “sindrome del molestatore assillante”, lo stalking consiste in un insieme di comportamenti anomali e fastidiosi verso una persona, costituiti o da comunicazioni intrusive (quali per esempio: telefonate e lettere anonime, sms ed e-mail, invio di fiori o di regali non desiderati) oppure da comportamenti volti a controllare la propria vittima (per esempio: pedinamenti, appostamenti, sorveglianza sotto casa, violazione di domicilio, minacce di violenza, aggressioni, omicidio o tentato omicidio).
E’ una sistematica violazione della libertà personale.

Il termine stalking deriva dall’inglese “to stalk”, ed etimologicamente è un termine proprio della caccia, in quanto significa “appostarsi”, “avvicinarsi alla preda di nascosto”. Il comportamento tipico del molestatore assillante o stalker, è, infatti, quello di seguire la propria vittima durante tutti i suoi movimenti.
Quest’ultima, a causa della sistematicità di tali azioni, deliberatamente volte ad avvicinarla o a convincerla intorno a qualcosa, oppure, nei casi peggiori, a spaventarla e punirla, percepirà tali atti con fastidio e paura, risultando da essi profondamente turbata sia a livello psicologico che nel modo di rapportarsi con il mondo esterno. Questo accade perché, la persistenza e la frequenza delle azioni persecutorie, generano, in chi le subisce, insicurezza.

A person who intentionally and repeatedly follows or harasses another person and who makes a credible threat, either express or implied, with the intent to place that person in reasonable fear of death or serious bodily harm is guilty of the crime of stalking

Revenge porn

Il c.d. reato di revenge porn è stato introdotto dalla legge 19 luglio 2019, n. 69.

Il nuovo art. 612 ter c.p.  (che segue l’art.612bis c.p. c.d. stalking) punisce la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. È necessario, per integrare il reato, che manchi il consenso della persona ritratta alla diffusione delle proprie immagini/video a contenuto sessualmente esplicito. Talvolta la persona non è nemmeno a conoscenza delle riprese in quanto queste sono state carpite dall’autore del reato in un momento antecedente alla fine della relazione. Chi riceve un’immagine/video sessualmente esplicita e la diffonde senza il consenso della persona ritratta risponde della stessa pena dell’autore del reato.

Gli strumenti tecnologici consentono una diffusione capillare delle informazioni che era impensabile anche solo pochi anni fa. L’introduzione di questo articolo è volto a tutelare chi si trova, magari poiché la relazione sentimentale è terminata, a divenire vittima di “vendetta” da parte dell’ex partner che, al fine di “punire” la vittima ne diffonde le immagini/video a contenuto sessualmente esplicito senza il consenso e con strumenti che consentono una diffusione ampia e veloce.

La vittima vede la propria reputazione distrutta. Non bisogna però pensare al peggio.

È importante sapere che bisogna agire subito, rivolgendosi all’autorità preposta affinché provveda alla punizione del colpevole e facendosi supportare psicologicamente.
Anche la semplice minaccia di divulgare immagini/video sessualmente esplicite deve indurre la vittima a rivolgersi all’autorità: sebbene il reato si integri con la diffusione delle immagini/video, la minaccia o il ricatto possono integrare altri reati.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce violenza sessuale: gli atti sessuali o tentativi di ottenere atti sessuali, le avances o i commenti non desiderati contro la sessualità di una persona e attraverso l’uso della coercizione ad opera di qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua relazione con la vittima, in qualsiasi ambiente, compreso e non solo quello della casa o del luogo di lavoro[1].

Sexual violence is defined by World Health Organization as:

Any sexual act, attempt to obtain a sexual act, unwanted sexual comments ro advances, or acts to traffic, or otherwise directed, against a person’s sexuality using coercion, by any person regardless of their relationship to the victim, in any setting, including but not limited to home and work. Marital rape, also known as spousal rape, is non-consensual sex in which the perpetrator is the victim’s spouse.


[1] WHO, World Report on violence and health (Geneva: WHO, 2002), 149